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Il contesto

Si assiste ad un decremento demografico, accompagnato da un aumento della percentuale di disoccupazione dei genitori, situazione di precarietà determinata anche dall’evento pandemico e dall’instabilità geopolitica. Non tutti gli alunni di scuola dell’infanzia transitano nella scuola primaria, per bacino d’utenza diverso. La scuola è ubicata in una zona periferica della città, in continua espansione edilizia per spostamento della popolazione dal centro storico oltre che per scelta territoriale dei nuovi nuclei familiari; sono anche ben integrati cittadini immigrati. Nel quartiere in cui si trova l’istituto comprensivo sono presenti tre parrocchie, la biblioteca per bambini, sezione distaccata di quella comunale, la sede della Croce Rossa, l’Ecocentro “Parco degli Ulivi”, diverse palestre private e il centro sportivo comunale Manzi Chiapulin, associazione dilettantistica di tennis, con la quale la scuola ha sottoscritto un accordo di partenariato. Sul territorio opera anche la mensa della Caritas cittadina. Un’ ampia viabilità, presente nelle zone di nuova costruzione, facilita il raggiungimento di tutti i plessi. Il servizio espletato dalla polizia municipale garantisce un regolare e sicuro accesso ai plessi principali. L’ istituto ha instaurato rapporti sistematici e costruttivi con il territorio e gli Enti pubblici e privati presenti quali: comune, ASL, questura, protezione civile, parrocchie, associazioni sportive e culturali, associazioni di volontariato, biblioteca. Essendo una zona di recente costruzione, manca un tessuto urbano storicizzato: seppure appare ridotto un certo disordine urbanistico è evidente una mancanza di disciplina del traffico nelle ore di ingresso e uscita dalla scuola in prossimità dei plessi minori, che coinvolge spesso alunni, genitori e personale scolastico. La complessità dell’istituto impone la necessità di trovare soluzioni organizzative e tempistiche adeguate alle molteplici attività proposte da enti e associazioni del territorio.